domenica 14 giugno 2015

MENTRE PIOVEVA (ho sorriso)

Piove.
Mi piace parlare dei bambini.
Mi  piace stare fermo a guardarli.
Mi piace il loro viso,
quella boccuzza simpatica,
a volte, perchè senza denti.
Mi piace, perchè se li guardi
ti guardano,
si mettono in mostra,
ti rendono partecipe del loro fare.

Ero su un pullman, tornavo da lavoro
tutto fradicio e sporco.
Una giornata pesante.
Di fronte a me una madre
fa sedere la sua bimba.
Io la guardo, troppo bella.
Lei sorride, e parla, parla tanto,
con la madre.
Poi, la madre, prenota la fermata,
e quando le porte, si aprono,
la bambina si volta e mi saluta.
Pioveva, ma ho sorriso.

Mi piace parlare dei bambini
e mi dispiace vederli da soli, alcuni,
sfruttati e umiliati.
Ce ne sono anche di viziati e mal(e)educati,
ma non si può mal parlare dei genitori
finchè non si conoscono le loro ragioni (anche sociali).

Mi piace, quando scrivo,
metterli in paragone
con dei momenti della vita
e fotografarli dentro qualche rigo.

L'innocenza di un bambino
è un arcobaleno dopo la pioggia,
è la prima giornata di estate
dopo un lungo inverno,
è la sicurezza d'un sorriso
che fa importante anche la più cupa storia.

Piove da ore,
resto a casa, senza fame.
Scriverò che ho sorriso,
tornando a casa,
mentre pioveva.


.santoRsaraco

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