martedì 4 agosto 2015

IL LAMPIONE E LE ZANZARE

Vedrò la gente sparare,
vedrò la gente sparire,
vedrò la gente ingoiare
le gocce di pioggia più amare.
Vedrò anche il tempo passare,
le notti insonni a capire,
le facce strane allo specchio,
la grandine a primavera.
Vedrò un bambino giocare,
vedrò una madre sognare
dopo un marito infedele.
Vedrò degli occhi blu,
vedrò negli occhi blu,
vedrò un aereo in volo
con dentro l'oggi e un domani,
vedrò il ritorno e l'andare.
Vedrò un lampione scaldare,
di notte, le zanzare.
Vedrò un libro narrare
ed un lettore incantarsi.
Vedrò, forse, le stelle
a San Lorenzo cadere.
Vedrò la luna d'estate
da dove non è più terra,
da dove non è ancora mare,
e non importa se solo
o innamorato,
vedrò le cose di sempre,
ancora.
Sempre.

giovedì 30 luglio 2015

IL VECCHIO E LA BANCA

Successe.
Ci fu una notte che tuonò
ed un anziano di fronte a una banca, che s'incendiò.
Ci fu il giorno giunto dopo che tutto raccontò
e la banca di buon mattino che di tutto fece
per sgomberare chiunque c'entrasse con l'azienda in questione,
tranne che i giornalisti locali, giunti a fotografare,
a filmare e intervistare chiunque sapesse sul fatto accaduto,
senza in fondo scoprire, e senza voler in fondo scoprire,
che nesso ci fosse tra l'anziano fuochista e la banca di fronte.
Tutto fece scalpore, tutto il giorno una gara
per sapere, informare, capire il perchè, per quanto e per come.
Quella notte tuonò, quel vecchio morì,
quel giorno la banca  prestò più milioni alla gente.
Le famiglie dell'anziano, indagate,
si fecero belle, in tv e nelle radio, per condannare
il colpevole e l'azienda di quel gesto strappalacrime e folle,
dapprima, ma dopo, a notizia passata,
dell'anziano solo un quadro su un comodino
e una foto e una frase in bella vista al camposanto.
Il vecchio fu colto da un malore improvviso,
perse il lavoro, la voce, e per poco la vita
quando fu pignorato dalla banca e equitalia,
che non ebbero più niente da quel vecchio pazzo,
che all'ennesimo sfratto,
si presentò a quel palazzo convinto e sicuro
per morire da solo senza più nulla da dare.

giovedì 23 luglio 2015

QUEST'ESTATE

Sono stanco, esco di rado,
voglio il mare a colazione
e il fresco di montagna tutto il giorno.

Quest'estate già presente
si fa sentire, grida il suo nome.
Afa e aria condizionata
le sue armi di distruzione di massa.

Quest'estate, forte e viva,
ci accompagna al prossimo autunno,
vestendo i panni della buona stagione
perchè di ferie ci fa perire.

Sono stanco e quel che ci vuole
è un'insalata di pomodori,
sotto l'ombra di un fico in giardino
per avere il frutto a portata di mano.

Sono stanco, ma respiro,
non c'è più il tempo, non più le corse,
andrò a mare col sole al tramonto
(e) all'ombra della Sila e dell'Aspromonte.

.santoRsaraco
https://www.facebook.com/pages/Santo-R-Saraco/209341742477295

sabato 18 luglio 2015

MESSAGE (for you!)

It's a message for you!
Suona la sveglia, il cellulare,
suona la sveglia del cellulare.
Mi alzo dal letto, di fretta,
mi sciacquo, mi vesto e corro via.
Sempre di corsa ogni mattina,
ma sempre puntuale, ogni mattina.
It's a message for you!
Pausa pranzo all'ombra di un container,
quel fresco estivo che mi piace,
e dormire, dieci minuti per tre ore.
Dormire per tre ore in dieci minuti.
Poi è già tempo di ricominciare.
It's a message for you!
Il momento più bello, tornare a casa,
meno bello il traffico, in tangenziale.
Lavarsi di corsa e poi fare altro.
Un amaro al circolo o una birra al pub,
un concerto dovunque, o sala prove o poesia,
qualunque cosa purché riempia lo spazio
tra il lavoro ch'è passato e quello ch'arriverà.
It's a message for you!
Tra poco il rientro, l'amico letto,
dormire ancora, quel poco che basta
per riposare occhi, fisico e mente.
Ma ora una cosa...
perchè cazzo stò qua fermo, incantato
a guardare questo tabellone pubblicitario?
"It's a message for you!"

lunedì 6 luglio 2015

DENTRO UN SOGNO

Esco di casa, fuori dal mondo.
Mi si avvicina una signora, dice:
"Guarda che bei colori, guarda fin dove puoi,
dimmi cos'è che provi, guardando il mondo da così in alto".
"Mi piace", rispondo, "tanto,
se chiudo gli occhi ho come la sensazione
di sentire il mare, le sue onde, il vento,
le grida e le parole di ogni essere vivente".
E così sto in silenzio. Mi piace.
Mi viene in mente la spiaggia, la sabbia,
l'erba annaffiata dal cielo dopo una giornata afosa,
e il quant'era bello buttarsi li in mezzo,
rotolarsi e star bene,
sentire tra le mani il fresco di quel verde,
riconoscerne gli odori, il gusto di quei frutti di stagione.
E rimango ancora con le palpebre abbassate
per ricordare, immaginare, e in quel momento
riavere tutto a portata di mano.
"Svegliati", sento gridare, "svegliati",
e mi sembra mia madre.
"Svegliati", ancora una volta,
"Ti movi ca si fàcia tardi?"
Così di scatto riapro gli occhi ..
tutto era un sogno, o forse no?
Perchè non è sudore, ma acqua fresca,
e tutt'attorno verde e l'ombra
dell'ulivo più grande e più vecchio,
davanti a me una donna ..

.santoRsaraco

sabato 27 giugno 2015

CAPITAN NAUFRAGIO

Ho deciso cosa fare.
Aspirerò a diventare Capitano
di una nave, da crociera possibilmente,
specializzato in abbandono, dopo il naufragio.
Grande responsabilità, da non sottovalutare,
sulle spalle avrò accuse abbastanza gravi.
Farò così, prima di pubblicare
un mio prossimo libro,
così d'aver poi la sicurezza
di vendere un mare di copie.
Una raccolta di anime, sopravvissute,
di anime segnate e morti annegati,
di anime che sempre si porteranno dietro
quel film maledetto dal finale crudele.
Tanto che importa se hai fatto del bene,
se hai fatto del male,
la gente comunque ti seguirà, perchè famoso.
Farò così, da vincitore
sfoglierò le pagine in faccia a chi mi applaudirà,
e contento e con soddisfazione
ringrazierò per l'occasione.
Così ho deciso, l'udienza è conclusa,
aspirerò a diventare
Capitano di una nave.

lunedì 22 giugno 2015

A cosa servono .. i concorsi? A vincerli.

21.05.2015 - Soddisfazioni e gioie che arrivano. Oggi c'è stata, presso la sede dell'Associazione Culturale ChiAma Milano, per conto dell'Associazione Culturale Unicamilano, la Giornata di Premiazione per le ultime due tappe del Torneo Unicamilano 13/14: Premio S.Carlo Borromeo 2°ediz. / Premio Unicamilano 2°ediz., alle quali ho partecipato.
- Menzione d'onore per l'opera 'Crederci' nella sezione poesia italiana a tema libero, Premio S.Carlo Borromeo.
"La brevità estrema dell'ode non impedisce alla stessa di essere efficace e di lanciare il significato dell'esistenza umana, una serie di occasioni che troppo in fretta si perdono senza essere vissute."
- Menzione d'onore per l'opera 'A cosa servon le parole' nella sezione libro poesia edito, Premio Unicamilano.
"L'interrogativo dell'opera è posto dall'autore declinando una ritmica in forma di canzone, a tratti tradotta nell'idioma più vicino, ma sempre presente e di forte impatto emotivo."
- Primo Classificato con l'opera 'Una vita .. un attimo ..!' nella sezione poesia italiana a tema libero, Premio Unicamilano.
" Come canzone dal verso breve e ritmato, l'autore denuncia la natura del genere umano, caduca ed effimera, in un pessimismo che riconduce all'origine e alla fine di tutte le cose."
Torneo Letterario organizzato dall'Associazione Culturale Unicamilano.
Grazie.

Nel link che segue, alcune delle foto che mi riguardano della premiazione.
https://www.facebook.com/media/set/?set=a.841193802625416.1073741836.209341742477295&type=3

domenica 14 giugno 2015

FOTOGRAFIE

Chiudi gli occhi e guarda il mare.
Quant'è bello guardare l'onda arrivare a riva,
guardarla mentre si alza e poi si butta
salendo piano piano, mentre tenuta dal mare,
che non vuol farla scappare.

Ho voglia di accarezzarti il viso.

Per un attimo zittisci il tutto.
Ascolta il vento, il suo fischio,
ascolta il silenzio, gli uccelli e quell'onda.

Ho voglia di restarti accanto.

Esci di casa, di notte,
con la luna, maestra d'orchestra.
Senti che musica offre la natura.
Ascolta questo battito ..

Ho voglia di abbracciarti forte.

Apri gli occhi ..


.santoRsaraco

*liberamente ispirato da 'Oceano Mare' di A.Baricco.

MENTRE PIOVEVA (ho sorriso)

Piove.
Mi piace parlare dei bambini.
Mi  piace stare fermo a guardarli.
Mi piace il loro viso,
quella boccuzza simpatica,
a volte, perchè senza denti.
Mi piace, perchè se li guardi
ti guardano,
si mettono in mostra,
ti rendono partecipe del loro fare.

Ero su un pullman, tornavo da lavoro
tutto fradicio e sporco.
Una giornata pesante.
Di fronte a me una madre
fa sedere la sua bimba.
Io la guardo, troppo bella.
Lei sorride, e parla, parla tanto,
con la madre.
Poi, la madre, prenota la fermata,
e quando le porte, si aprono,
la bambina si volta e mi saluta.
Pioveva, ma ho sorriso.

Mi piace parlare dei bambini
e mi dispiace vederli da soli, alcuni,
sfruttati e umiliati.
Ce ne sono anche di viziati e mal(e)educati,
ma non si può mal parlare dei genitori
finchè non si conoscono le loro ragioni (anche sociali).

Mi piace, quando scrivo,
metterli in paragone
con dei momenti della vita
e fotografarli dentro qualche rigo.

L'innocenza di un bambino
è un arcobaleno dopo la pioggia,
è la prima giornata di estate
dopo un lungo inverno,
è la sicurezza d'un sorriso
che fa importante anche la più cupa storia.

Piove da ore,
resto a casa, senza fame.
Scriverò che ho sorriso,
tornando a casa,
mentre pioveva.


.santoRsaraco

martedì 9 giugno 2015

Frutto di un albero acerbo

Ciò che racconto non va ascoltato,
ciò che prometto, dimenticato.
Son spettatore di guerre e naufragi,
son testimone di morte e immigrati,
di nuove leggi, dei tanti tagli,
dei laureandi, disoccupati,
di porte chiuse, di tangenziali.
Ciò che ti dico, non ascoltarlo,
ciò che prometto, non ha più senso.
Son diventato talmente grasso
da non pesare più cosa mangio.
Se puoi allontanati da questo spazio,
non ho più niente da pignorarti.
Ciò che ho promesso, non era vero,
soltanto frutto di un albero acerbo.


.Santo R Saraco

venerdì 5 giugno 2015

Muore l'Arte

Muore l'Arte, senza nome,
muoiono danze, musiche e parole,
senza la firma di qualcuno.
E non c'è un cazzo da fare,
non c'è interesse, nessuno ci crede
e non ha voglia di farlo.
Povero artista senza capitale,
senza un gran nome nel sociale,
devi sperare, combattere e non mollare,
per farti notare e poi contare,
senza contare su amici e parenti,
ne tantomeno conoscenti.
Tu corri, guarda il traguardo, e vai,
a testa alta,
e se riuscirai a varcare la soglia,
voltati indietro e manda tutti a fanculo,
perchè solo allora, la tua roba, piacerà tanto,
e per dire grazie a chi ti ha snobbato,
a chi se n'è fregato, a chi si è allontanato.
Forse la più grande soddisfazione,
e avercela fatta senza nessuno,
e guardare dall'alto la gente corrotta
da una mente contorta,
che fa il solo interesse di chi non ha più bisogno
di un applauso di sostegno.
Ecco l'Arte, che muore pian piano,
perchè non serve esser bravo,
ma se non lo sei sei lontano,
serve il contorno, che ti aiuta a contare,
se disposto a darti una misera mano.

                                                 .santo r saraco

mercoledì 3 giugno 2015

UNA PROMESSA

Si sentiva triste e solo,
aveva in tasca una moneta,
ed una mano mutilata.

Sapeva d'essere imperfetto,
lo è stato in quel passato maledetto
che rivive adesso, e rivivrà domani.

Teneva stretta una speranza,
o forse un sogno, una promessa.
Ci credeva, aspettava.

Volle girare il mondo,
lo volle fare non toccando terra,
lo volle fare di nascosto.

Fu padre di un bambino
che crebbe senza un padre,
perchè mandato a morire.

E fu spogliato, umiliato,
maltrattato, derubato.

Gli rimase addosso una maglietta,
e in una mano, la promessa
che portò con se,
senza mai perderla.

                                 .santoRsaraco

mercoledì 27 maggio 2015

Avrei voluto fermare il tempo,
in quel momento..
mentre volevo averti molto più che accanto,
in quel momento.

                                              . santo r saraco

Mots de la nuit (coulent)

Coulent les mots, dans les veines,
quelle più grosse contengono accenti,
le più piccole, interrogativi.
Elles coulent vite, per raggiungere le mani
e schiantarsi a gran vitesse
sur une feuille de blanc rayé.
Coulent les mots, quelle più belle,
per raggiungere la mente
di chi legge, du rêveur.
Dagli occhi partono, dal cuore passano,
le parole que je te dédie cette nuit.

venerdì 22 maggio 2015

Libertà (violata)

Ad ogni ora del giorno e della notte,
qualcuno tossisce, qualcuno sorride.
Ad ogni ora del giorno e della notte,
una goccia fa traboccare un vaso,
una lacrima cade da un qualsiasi volto,
che sia di gioia, che sia di pianto.
Ad ogni ora del giorno e della notte,
qualcuno rinasce, qualcuno muore,
c'è chi si perde, chi si ritrova.
Ad ogni ora del giorno e della notte,
succede qualcosa d'importante.
Ma cosa vuoi che importi a te?
Che stai li, solo, con in mano un fucile,
a dormire, a russare,
senza manco il coraggio e la paura di scappare,
a vegliare come un cane, me,
come se fossi io il più crudele dei briganti.
Ad ogni ora del giorno e della notte,
aspetto, che qualcuno mi aiuti
e mi porti via da questo buio pesto.
Esco.

.Santo R Saraco

La Grande Guerra

Riempiono la sera i lampioni delle vie,
più dei lampioni dei lunghi corsi,
più delle lampade degli abitati.
Riempiono la notte tutte le voci,
i rumori ed i suoni che si sentono su queste strade.
Riempiono la sera tutti questi odori,
la puzza, i profumi, deodoranti e fumo.
Riempiono la notte i pensieri,
i ricordi, i sogni belli e i sogni brutti.
Si svuotano le strade, i cortili,
i locali, le piazze e le stazioni,
piano piano, ma non del tutto,
qualcosa resta, rimane al fondo,
non fa rumore.
E quindi ancora, ricominciare,
con un po di fretta,
riempiendo strade, cantieri e bar,
ospedali e chiese, scuole, uffici, mercati e tram.
Troppe le voci, tante le grida,
nessuno ascolta, nessuno vive,
dopo la sveglia la grande guerra,
da lunedì mattina fino a sabato sera.
Vi parlo io, vagabondo nel niente,
che ho lasciato i miei forse
dentro al cesso di casa.
Io stasera non voglio niente,
a parte questo bel freschetto
e l'unico serio desiderio,
di riempire questa notte, di silenzio.


.Santo R Saraco

SODDISFAZIONI ..

Ultimamente son tante..
Ultima quella d'essere stato protagonista al XVIII Salone Internazionale del libro di Torino 2015, con il mio libro, esposto al Padiglione 3 - R14, dell'Editore ALBATROS.
Grande soddisfazione.
Il libro sembra piacere.. e non posso ch'esser contento.

Grazie..

Il libro è tutt'ora disponibile online, sul sito dell'Editore www.ilfiloonline.it, e su tutti gli Store delle librerie nazionali.

.Santo R Saraco

lunedì 20 aprile 2015

IERI (pioveva)

Ieri sono uscito di casa,
pioveva, pioveva a dirotto.
Amo vagare senza meta,
solo, per un po.
Ogni tanto ne sento il bisogno,
è troppo forte, è troppo bello.
E allora, rilassato,
metto la testa tra due cuffie,
apro la porta ed esco di corsa,
e non importa se piove a dirotto,
ascolto la musica che mi piace
e penso alle ultime ore passate,
conseguenza di una storia da poco nèsciuta,
tra i tramonti di una strada dissestata.

Santo R Saraco

mercoledì 8 aprile 2015

START (questa corsa)


Tu non preoccuparti,
và sempre avanti,
spegni la luce nella tua mente
e gli occhi punta, all'orizzonte.
Sii fiero, abbi coraggio,
nessuno mai oserà dirti il contrario,
se solo tu, per primo,
crederai in te stesso.
C'è sempre vento, lungo la tratta,
insegui il tempo, fino all'arrivo,
sfida quest'aria, che ti vien contro
con tanta forza, a petto duro.
Non c'è nessuno davanti a te,
nessuno dietro a rincorrerti.
E' una lotta, all'ultima goccia
di sudore,
tra te e la voglia di vincere,
questa corsa.