giovedì 30 luglio 2015

IL VECCHIO E LA BANCA

Successe.
Ci fu una notte che tuonò
ed un anziano di fronte a una banca, che s'incendiò.
Ci fu il giorno giunto dopo che tutto raccontò
e la banca di buon mattino che di tutto fece
per sgomberare chiunque c'entrasse con l'azienda in questione,
tranne che i giornalisti locali, giunti a fotografare,
a filmare e intervistare chiunque sapesse sul fatto accaduto,
senza in fondo scoprire, e senza voler in fondo scoprire,
che nesso ci fosse tra l'anziano fuochista e la banca di fronte.
Tutto fece scalpore, tutto il giorno una gara
per sapere, informare, capire il perchè, per quanto e per come.
Quella notte tuonò, quel vecchio morì,
quel giorno la banca  prestò più milioni alla gente.
Le famiglie dell'anziano, indagate,
si fecero belle, in tv e nelle radio, per condannare
il colpevole e l'azienda di quel gesto strappalacrime e folle,
dapprima, ma dopo, a notizia passata,
dell'anziano solo un quadro su un comodino
e una foto e una frase in bella vista al camposanto.
Il vecchio fu colto da un malore improvviso,
perse il lavoro, la voce, e per poco la vita
quando fu pignorato dalla banca e equitalia,
che non ebbero più niente da quel vecchio pazzo,
che all'ennesimo sfratto,
si presentò a quel palazzo convinto e sicuro
per morire da solo senza più nulla da dare.

giovedì 23 luglio 2015

QUEST'ESTATE

Sono stanco, esco di rado,
voglio il mare a colazione
e il fresco di montagna tutto il giorno.

Quest'estate già presente
si fa sentire, grida il suo nome.
Afa e aria condizionata
le sue armi di distruzione di massa.

Quest'estate, forte e viva,
ci accompagna al prossimo autunno,
vestendo i panni della buona stagione
perchè di ferie ci fa perire.

Sono stanco e quel che ci vuole
è un'insalata di pomodori,
sotto l'ombra di un fico in giardino
per avere il frutto a portata di mano.

Sono stanco, ma respiro,
non c'è più il tempo, non più le corse,
andrò a mare col sole al tramonto
(e) all'ombra della Sila e dell'Aspromonte.

.santoRsaraco
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sabato 18 luglio 2015

MESSAGE (for you!)

It's a message for you!
Suona la sveglia, il cellulare,
suona la sveglia del cellulare.
Mi alzo dal letto, di fretta,
mi sciacquo, mi vesto e corro via.
Sempre di corsa ogni mattina,
ma sempre puntuale, ogni mattina.
It's a message for you!
Pausa pranzo all'ombra di un container,
quel fresco estivo che mi piace,
e dormire, dieci minuti per tre ore.
Dormire per tre ore in dieci minuti.
Poi è già tempo di ricominciare.
It's a message for you!
Il momento più bello, tornare a casa,
meno bello il traffico, in tangenziale.
Lavarsi di corsa e poi fare altro.
Un amaro al circolo o una birra al pub,
un concerto dovunque, o sala prove o poesia,
qualunque cosa purché riempia lo spazio
tra il lavoro ch'è passato e quello ch'arriverà.
It's a message for you!
Tra poco il rientro, l'amico letto,
dormire ancora, quel poco che basta
per riposare occhi, fisico e mente.
Ma ora una cosa...
perchè cazzo stò qua fermo, incantato
a guardare questo tabellone pubblicitario?
"It's a message for you!"

lunedì 6 luglio 2015

DENTRO UN SOGNO

Esco di casa, fuori dal mondo.
Mi si avvicina una signora, dice:
"Guarda che bei colori, guarda fin dove puoi,
dimmi cos'è che provi, guardando il mondo da così in alto".
"Mi piace", rispondo, "tanto,
se chiudo gli occhi ho come la sensazione
di sentire il mare, le sue onde, il vento,
le grida e le parole di ogni essere vivente".
E così sto in silenzio. Mi piace.
Mi viene in mente la spiaggia, la sabbia,
l'erba annaffiata dal cielo dopo una giornata afosa,
e il quant'era bello buttarsi li in mezzo,
rotolarsi e star bene,
sentire tra le mani il fresco di quel verde,
riconoscerne gli odori, il gusto di quei frutti di stagione.
E rimango ancora con le palpebre abbassate
per ricordare, immaginare, e in quel momento
riavere tutto a portata di mano.
"Svegliati", sento gridare, "svegliati",
e mi sembra mia madre.
"Svegliati", ancora una volta,
"Ti movi ca si fàcia tardi?"
Così di scatto riapro gli occhi ..
tutto era un sogno, o forse no?
Perchè non è sudore, ma acqua fresca,
e tutt'attorno verde e l'ombra
dell'ulivo più grande e più vecchio,
davanti a me una donna ..

.santoRsaraco