giovedì 30 luglio 2015

IL VECCHIO E LA BANCA

Successe.
Ci fu una notte che tuonò
ed un anziano di fronte a una banca, che s'incendiò.
Ci fu il giorno giunto dopo che tutto raccontò
e la banca di buon mattino che di tutto fece
per sgomberare chiunque c'entrasse con l'azienda in questione,
tranne che i giornalisti locali, giunti a fotografare,
a filmare e intervistare chiunque sapesse sul fatto accaduto,
senza in fondo scoprire, e senza voler in fondo scoprire,
che nesso ci fosse tra l'anziano fuochista e la banca di fronte.
Tutto fece scalpore, tutto il giorno una gara
per sapere, informare, capire il perchè, per quanto e per come.
Quella notte tuonò, quel vecchio morì,
quel giorno la banca  prestò più milioni alla gente.
Le famiglie dell'anziano, indagate,
si fecero belle, in tv e nelle radio, per condannare
il colpevole e l'azienda di quel gesto strappalacrime e folle,
dapprima, ma dopo, a notizia passata,
dell'anziano solo un quadro su un comodino
e una foto e una frase in bella vista al camposanto.
Il vecchio fu colto da un malore improvviso,
perse il lavoro, la voce, e per poco la vita
quando fu pignorato dalla banca e equitalia,
che non ebbero più niente da quel vecchio pazzo,
che all'ennesimo sfratto,
si presentò a quel palazzo convinto e sicuro
per morire da solo senza più nulla da dare.

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